Magiche avventure, luoghi incantati ed amicizie indissolubili, con le loro storie i cartoni animati appassionano e fanno sognare grandi e piccini.
Nel corso degli anni, il cinema e la televisione, hanno dato vita a personaggi e storie incredibili.
Da Gigi Proietti a Carla Signoris, per dar voce a questi colorati protagonisti animati, sono stati chiamati importanti artisti del panorama italiano.
Come si diventa doppiatori di cartoni animati? Scoprilo in questo cartoonesco articolo.
Come diventare doppiatori di cartoni animati
Sono molti i cantanti e gli attori di successo che, nel corso della loro carriera, si cimentano nel doppiaggio di cartoni animati. Artisti come Serena Rossi (Frozen), Massimiliano Gallo e Maria Pia Calzone (Gatta Cenerentola), grazie al loro talento hanno dato voce a carismatici personaggi animati.
Ma quali caratteristiche devono avere i doppiatori di cartoni animati?
3. Saper cantare
Cosa sarebbe un film d’animazione, senza la sua indimenticabile canzone?
A differenza del classico doppiaggio cinematografico, partecipando alla realizzazione di un cartone animato, l’artista, ha molte più probabilità di dover cantare un canzone. Pertanto, è importante che il doppiatore sappia sia recitare che cantare.
Pensa un attimo alla grandissima performance di Serena Autieri, che nel lungometraggio Disney Frozen, ha ghiacciato il pubblico con la sua interpretazione del brano “All’alba sorgerò”.
2. Saper modulare la voce
Voci stridule e profonde, voci sgarbate e sdolcinate. Quando parliamo di cartoni animati, è importante che le caratteristiche della voce del personaggio, siano molto enfatizzate anche un po’ caricaturizzate.
In questo modo la voce, adeguatamente modulata dal doppiatore, gli permette di dare maggiore personalità e definire così in modo ancor più chiaro il carattere del personaggio.
L’attore e scrittore Fabio Volo, nel film Dreamworks Kung Fu Panda, dà voce al protagonista Po. Giocando con la voce e le sue inflessioni, Fabio Volo è riuscito a far sembrare la parlata di Poe ancora più “cicciottosa”, proprio come il morbido ed imbranato panda.
1. Avere una dizione perfetta
Dare voce ad un personaggio, non significa fare tante “voci buffe”, bisogna conoscere le regole della dizione. Per lavorare nel mondo del cinema e del doppiaggio, padroneggiare l’arte della dizione è indispensabile.
Non è da tutti saper pronunciare correttamente “supercalifragilistichespiralidoso”.
Il doppiatore conosce alla perfezione le tecniche ed i segreti della dizione, sfruttandoli a suo vantaggio riesce a dar voce e carattere al personaggio interpretato.
Ora conosci quel che serve per diventare doppiatori di cartoni animati.
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