La trap si propone come un genere di rottura, un’assoluta rivoluzione nel panorama della musica italiana.
Negli ultimi anni artisti come Sfera Ebbasta ed Achille Lauro, con le loro voci distorte ed i loro testi minacciosi, hanno raccontato storie di droga e disagio sociale. Come poeti maledetti del mondo contemporaneo, i trapper cantano di riscatto e di vita di strada.
Se ancora non conosci la musica trap continua a leggere il nostro articolo.
Cos’è la musica trap ?
Il termine “trap” deriva da trap house, parola utilizzata nello slang di Atlanta per indicare le case di spaccio abbandonate.
È proprio dallo squallore e dal degrado che nei primi decenni del 2000 nasce la musica trap.
Questo nuovo sottogenere dell’hip hop, si distingue per i crudi testi in rima nei quali gli artisti cantano apertamente di droga. A portare la musica trap al grande pubblico è l’uso massiccio dell’elettronica. È grazie ad un meticoloso utilizzo dell’elettronica che la trap riesce ad ipnotizzare l’ascoltatore, in un ensemble di ritmiche magnetiche e distorsioni. Dalla Drum Machine Roland TR-808, alle melodie sintetizzate dei Virtual Instruments, fino alle voci robotizzate dell’Autotune ed alle velocità raddoppiate, è così che la musica trap crea la sua magia ipnotica.
Il riscatto dei trapper italiani
In Italia la musica trap è sinonimo di riscatto sociale e musicale. Artisti di origini umili, nati nelle periferie delle grandi città, i trapper si vantano di essersi fatti “da soli”. Il loro successo è nato grazie ai social media ed a YouTube, tra condivisioni e nuovi video, questi giovani artisti hanno fatto esplodere un fenomeno virale senza il sostegno delle case discografiche.
Oggi i trapper ostentano il lusso e le griffe, turbando il pubblico con i loro testi arrabbiati e disillusi.Fare musica è sempre stato il tuo sogno? Non sai quale sia il genere giusto per te?
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